“La cena di velluto” – disfagia protagonista
L’iniziativa di sensibilizzazione di Villa Esperia ha visto la grande partecipazione di medici e specialisti pavesi
Giovedì 29 ottobre appena trascorso Casa di Cura Villa Esperia, in occasione della giornata Stop all’Ictus, ha messo in primo piano un tema importante, ma spesso poco conosciuto: la disfagia. Una condizione che può insorgere come conseguenza dell’Ictus cerebri e di numerose altre patologie. La serata, organizzata in collaborazione con lo chef Piera Spalla Selvatico, ha proposto una “Cena di velluto”, pensata in ogni dettaglio per le persone disfagiche, dalla mise en place al menu, ponendo la massima attenzione a garantire un’esperienza sensoriale piena e appagante. Perché soffrire di disfagia non significa dover rinunciare ai piaceri della buona tavola, anzi. È necessario che si diffonda una consapevolezza che le persone che ne soffrono possono mettere in pratica strategie che permettono di migliorare significativamente la qualità della vita. Un messaggio che deve necessariamente arrivare dai medici ai pazienti, alle famiglie a coloro che operano nel mondo della ristorazione.
Per questa ragione, tra un gustoso budino di Lagone del Brallo e una musseline di pesce persico su purè di finocchi, i numerosi ospiti che sono intervenuti hanno potuto confrontarsi direttamente con un’ampia platea, in rappresentanza dell’eccellenza medica pavese: il dott. Giuseppe Micieli, primario dell’Istituto NN Mondino, con le dott.sse Cavallini e Moneta (direttore sanitario), la dott. Giuseppina Borutti e lo staff del dipartimento di neurologia, nonché gli otorinolaringoiatri Laura Lanza e Guido Tinelli, dell’Ospedale di Voghera, il chirurgo vascolare e presidente del Rotary Club Valle Staffora, Maurizio Logotti, la dott.ssa Marina Leidi e numerosi medici generici del territorio.
Ha aperto i lavori di questa cena-convegno la direttrice sanitaria di Villa Esperia, dott.ssa Adele Andriulo (portando il saluto del direttore generale e amministratore delegato dott. Giuseppe Croce Bermondi), seguita dal prof. Luca Calabrese (direttore di dipartimento presso lo IEO di Milano e rappresentante dell’Associazione Salvatore Calabrese ONLUS), da numerosi anni attivo per migliorare la condizione dei pazienti disfagici. È stato quindi il turno di Paola Cortese, che dopo aver vissuto nella propria vita privata l’esperienza di vicinanza a chi soffre della malattia, ha scelto di spendersi in prima persona attraverso per promuovere il “Progetto velluto”. Tra una portata e l’altra si sono alternati diversi medici specialisti di Villa Esperia, dai dietisti a logopedisti, per offrire informazioni e consigli concreti sui migliori approcci terapeutici (ma anche di vita quotidiana) per la disfagia. Ma dal velluto e dal sapore dei prodotti tipici e della grande cucina, si è passati anche all’arte e al teatro, grazie alla presenza della nota attrice Elisabetta Pozzi, che ha introdotto la cena con un’interpretazione artistica del risotto alla milanese, per chiudere la serata all’insegna dei versi di Italo Calvino.